Il Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso (per il triennio 2023-2025) – adottato dal Ministero nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – impone azioni per prevenire e contrastare il lavoro sommerso nei diversi settori dell’economia. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha pubblicato il Documento di Programmazione della Vigilanza per il 2023. 

SOGGETTI E SETTORI DI INTERVENTO

I fenomeni di irregolarità andranno verificati in via prioritaria nei seguenti settori e soggetti, oltre che nei riguardi delle connesse attività complementari e di ausilio:

  • Settore manifatturiero, della logistica e del trasporto aereo;
  • GIG economy, aziende di delivery e lavoro etero-organizzato in genere (anche tramite piattaforme digitali);
  • Grandi aziende e Cooperative di produzione e servizi;
  • Pubbliche amministrazioni;
  • Agricoltura;
  • Edilizia;
  • Servizi alle imprese;
  • Settore dello spettacolo;
  • Editoria e giornalismo.

LE ESTERNALIZZAZIONI

L’INL intende concentrare la propria attenzione sulle irregolarità di particolare disvalore sociale ed economico ovvero quelle conseguenti alla destrutturazione dei processi produttivi e alle esternalizzazioni illecite.

L’ispettorato concentrerà la verifica sulla genuinità delle fattispecie di decentramento produttivo, attraverso un’approfondita analisi dei fenomeni che caratterizzano le esternalizzazioni.

Particolare attenzione andrà posta a tutte le “false” realtà aziendali, meri serbatoi di manodopera,  che agiscono in violazione dei diritti dei lavoratori e delle regole della leale concorrenza. Gli accertamenti saranno mirati, tra l’altro, alla verifica della corretta applicazione del CCNL.